Italiane e italiani che fanno cose con i dati.
Siamo un gruppo di cittadini italiani interessati al rilascio di dati pubblici in formato aperto, in modo da renderne facile l’accesso e il riuso (open data). Ci sembra che questa pratica sia utile per alimentare la discussione sulle scelte che ci attendono; rendendo facilmente accessibili informazioni di qualità alta, contribuirà a renderla più razionale, allargata e fondata sui dati. Con tutti i suoi difetti, la nostra democrazia è un grandissimo dono che ci hanno fatto le generazioni passate: il minimo che possiamo fare, tutti insieme, è cercare di averne cura.
Parliamo di dati su questa mailing list da settembre 2010. Abbiamo anche un repository GitHub.
Il raduno di Spaghetti Open Data del 2019 (in breve SOD19) si è tenuto a Milano l’1 e 2 giugno 2019, alla Fabbrica del Vapore.
Quest’anno il raduno è durato 2 giorni (e non i soliti 3). Come per tutti gli altri raduni SOD, il programma è stato costruito dal basso, dalla comunità.
10.00 - 10.15 - Saluti dal Comune (Lorenzo Lipparini - assessore a Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data del Comune di Milano)
10.15 - 10.45 - Gli Open Data del Comune di Milano (a cura del team Open Data del Comune di Milano)
10.45 - 11.50 - Digital democracy products made in Brazil (Felipe Benites Cabral) - SLIDE e NOTE
Negli ultimi tre anni, un brasiliano che vive a Milano ha lanciato in modo diverso applicazioni che utilizzano dati aperti (o dati liberati) e hanno intaccato il processo democratico in Brasile. Il principale progetto di lotta contro la corruzione in Brasile. E molti rami che sono iniziati dopo.
Una presentazione di ciò che è stato fatto, di ciò che ha funzionato e dell’esplorazione di quello che può essere replicato in Italia.
Tavolo Civic Hacking | Tavolo Dati & Mestieri | |
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12.10 | Come organizzare e rappresentare la domanda di Open Data (Matteo Brunati e altri) - SLIDE e BLOG POST
Oggi le iniziative Open Data sono costruite tutte relativamente intorno all’offerta. Non è facile aggregare il lato domanda (anche per colpa della frammentazione della società civile). Considerando anche l’esistenza del FOIA, la domanda di apertura di dati non sembra decollare o manifestarsi in modo rilevante. Cosa non funziona di certo e come si potrebbe favorire la creazione e l’aggregazione della domanda di Open Data. |
Scriptorium digitale, per preservare la cultura digitale da un nuovo Medioevo (Matteo Fortini)
Il nostro mondo è sempre più caratterizzato dalla pubblicazione di dati e contenuti online, spesso con licenze aperte. Purtroppo a quest’abbondanza non corrisponde in generale altrettanto impegno - politico, economico, tecnologico - perché questi contenuti siano disponibili sempre e per sempre. Basta un cambio di governo, una crisi economica, un aggiornamento normativo, un problema amministrativo o tecnico perché siano indisponibili anche per lunghi periodi. Pensiamo che la società civile debba riconoscere l’inestimabile valore dei dati aperti pubblicati e si debba adoperare perché non rischino in alcun modo di essere perduti o, con conseguenze simili, diventare non disponibili. Come accadde per i monaci benedettini in epoca medievale, è tempo di porsi il problema di mettere al sicuro tutti questi dati dall’impatto di qualsiasi catastrofe che li possa colpire, perché rimangano patrimonio pubblico. |
Tavolo Civic Hacking | Tavolo Dati & Mestieri | |
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14.30 - 15.30 | Open Data come atto politico (Piersoft)
Casi di successo e insuccesso per gli Open Data come strumento a servizio dell’Open Government nella PA |
Archeostickers (Luca Corsato)
Archeostickers è una campagna di cazzeggio intellettuale-barra-storico-barra-artistico, che riusa esclusivamente dati aperti per creare meme. Si parlerà di Cosa, Come e Perché piacciano ma nessuno approfondisce sui dati e la loro capacità generativa di contenuti e idee. |
15.30 - 16.30 | Quali licenze per i dati pubblici? (Matteo Fortini)
Lo so, è un tema che ormai è peggio della brexit, però abbiamo visto anche recentemente che le PA stanno cominciando a scegliere delle licenze specifiche per i loro dati aperti e che queste scelte non sempre vanno incontro alle esigenze (giuste o sbagliate) degli altri mondi open data. Un esempio di discussione qui. Altro esempio le linee guida ICCD, che sono lungimiranti, ma rischiano anche di frenare eventuali aperture maggiori si veda qui. Una soluzione che è citata è quella di Bologna, con licenze ad-hoc, che però non è amata da tutti. Di recente, pure la commissione europea ha fatto una riflessione. |
OpenData e IoT, rendere "fisico" un dato + data visualization (Andrea Trentini) - SLIDE e REPOSITORY
Presentazione del "BiblioVisualizer" installato presso la Biblioteca comunale di Cormano. Un "gioco" di visualizzazione dei dati sul prestito libri nel Consorzio (CSBNO).La barra (attualmente) mostra un "termometro" dei prestiti cumulativi della giornata in tutto il consorzio. Parte da 0 (tutti i LED chiari) a mezzanotte di ogni giorno. Durante il giorno sale fino a riempire la barra di rosso man mano che nel consorzio vengono prestati libri, ogni LED corrisponde a 100 prestiti.Un cursore blu mostra il tempo che passa (si sposta ogni secondo) e un impulso colorato di giallo scatta ogni volta che la barra riesce a collegarsi in rete. Lo scopo è quello di rendere parzialmente interattivo e “giocoso” (gamification) il prestito libri per un miglior coinvolgimento attivo degli utenti del servizio prestito, il “termometro” della biblioteca è immediatamente comprensibile a tutti mentre la pagina web da cui i dati vengono presi è pressoché sconosciuta. |
Tavolo Civic Hacking | Tavolo Dati & Mestieri | |
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16.50 - 18.00 | Mappare le barriere architettoniche per il PEBA (Piersoft)
Verrà spiegato come usare un bot Telegram per la mappatura partecipata di barriere architettoniche, secondo uno schema codificato nella PA locale. i dati vengono poi rilasciati in Open Data per l'ente che può usarli per redigere il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche). |
Accettabilità della trasparenza: sovrapposizione dei dati personali e dei dati aziendali (Fabio Disconzi) - SLIDE
Accettabilità della trasparenza: sovrapposizione dei dati personali e dei dati aziendali. Il racconto di un paio di stranezze vissute con il sito: sarebbe utile la partecipazione di qualcuno che ne capisce di licenze e di leggi sulla privacy e simili. |
Questa giornata è quella dedicata agli hackathon.
Qui trovi le discussioni in lista riguardo al raduno e qui l’hashtag #SOD19.
Siamo un gruppo di cittadini italiani interessati al rilascio di dati pubblici in formato aperto, in modo da renderne facile l’accesso e il riuso (open data). Alcuni di noi lavorano per amministrazioni dello Stato o di enti locali, altri no. Se vuoi saperne di più, vai alla pagina sul chi siamo.
Tutto è nato nel 2010 da un post di Alberto che ha suscitato un certo interesse in rete: diverse persone ci hanno suggerito siti web e pagine interessanti, pieni di dati pubblici, e ci è venuta voglia di lavorare ad una pagina web che li raccogliesse. Da ottobre 2010 fino a novembre 2011, il sito spaghettiopendata.org è stato una sorta di portale dati.gov.it creato dal basso, dalla comunità. Un non portale degli Open Data italiani.
Alla pubblicazione del sito ufficiale dati.gov.it, abbiamo deciso di continuare a raccontarci e a confrontarci sul tema dei dati nella mailing-list https://groups.google.com/d/forum/spaghettiopendata.
Aggregare il movimento italiano sugli Open Data (da cui il nome spaghetti) segnalando ciò che viene fatto e aiutando i nuovi entrati ad orientarsi.
Questa mailing list non è una community chiusa, come tale tutti possono entrare ma non ci sono moderatori. Le scelte vengono fatte nel modo più democratico possibile, tuttavia non avendo una costituzione, questa netiquette è un orientamento per capire quando e come dialogare, piuttosto che stabilire i limiti delle azioni degli iscritti alla lista. Obiettivo implicito della mailing list è restare in vita, quindi potranno essere allontanate persone la cui verbosità/aggressività/trollaggine sarà di troppo disturbo per i partecipanti.
Questo sito era gestito con Drupal fino alla primavera del 2018: ne abbiamo fatto una copia statica per salvarne tutti i materiali, lo trovi qui /archivio. Per capire come lo usavamo il modo migliore è partire dalle spiegazioni che avevamo predisposto per i nuovi arrivati che trovi nel wiki.
Eh, averli i contatti da girarti: scherziamo! Siamo una comunità informale: per scriverci ti conviene scrivere direttamente nella nostra mailing-list. Puoi pure provare ad inviarci una mail, ma non abbiamo idea se ti risponderemo mai :-) Ci trovi su: