Il passo successivo (visto da una newbie)

SOD15 è finito e già mi manca.
In una delle sessioni pomeridiane del venerdì ascolto con grande piacere Tito Bianchi, del Dipartimento Politiche di Coesione del Governo italiano, che ci racconta che presto potrebbe essere pubblicata una call con la quale si potranno assegnare dei "premi" ex post a piccole amministrazioni locali (fra i 10.000 ed i 40.000 abitanti) che avranno avviato procedure open data, ottenendo alcuni risultati, misurabili con parametri oggettivi. Le risorse derivano da fondi comunitari, che nella programmazione 2014-2020 lasciano un certo spazio alla innovazione sociale in genere ed alle procedure open data in particolare. Si possono mettere in campo risorse nazionali e regionali. La notizia è ottima, ne cavo subito un tweet:

al quale prontamente mi risponde Alberto Cottica:

Ci rifletto un attimo.
A me quel tweet sembra chiarissimo.
Certo, per gli addetti ai lavori: per persone che come me si occupano ogni giorno di programmazione comunitaria, e degli infiniti tecnicismi che vi sono legati.
Faccio una doppia considerazione:
1. adesso forse i tecnici di open data capiscono come ci si sente, quando loro parlano di CKAN, ontologie, LOD, API etc.;
2. adesso forse IO capisco come ci si sente quando qualcuno ti chiede di spiegare una cosa molto tecnica che per te è pane quotidiano, ma che non è affatto facile, e non si spiega in due minuti.
Torno quindi da Bologna quindi con una missione: formazione, formazione e ancora formazione sugli open data. Ne sento forte il bisogno, perchè intravedo un mondo che è lì, a portata di mano, di cui ho imparato da sola senso e funzioni, ma di cui ma mi sfuggono ancora tecnicalità, regole e chiavi. Come si fa a raccontare ad altri qualcosa di cui vedo solo un'ombra? Con la nuova programmazione ci sono le risorse per una azione vasta di formazione capillare, non lasciata più alla buona volontà dei singoli, ma strutturata - e pagata.
E' un progetto alla mia portata.
Spero a SOD16 di poter raccontare come è andata.

Commenti

Ida, non ti puoi più dire una newbie. Suvvia :-)
Quando SOD è nata (e io c'ero) abbiamo fatto uno sforzo consapevole per mescolare le culture. In quell'anno 2010 i gruppi erano solo due "bloggers" e "civil servants". Ora le culture sono molte di più (giornalisti, avvocati, archeologi, startup...) e ancora di più c'è bisogno di tenerne conto. Il tuo era solo un tweet, avrei potuto ignorarlo tranquillamente; e per giunta io lo so cosa vuole dire POR. Ma molti no, soprattutto dal lato degli smanettoni. Sono convinto che, in SOD come in tutti questi ambienti "misti" e interessanti, più stiamo attenti a rivolgerci alle persone diverse da noi e più valore creiamo per tutti.

Ma non era una critica, meno che mai diretta a te :) Solo un episodio che mi ha fatto riflettere: mi ero sempre posta nell'ottica di dover essere io a capire quello strano liguaggio, per la prima volta ho percepito che "uno strano linguaggio" lo parlo anche io, quando parlo delle cose mie. E' molto banale, lo so, ma certe volte occore sbattere la faccia anche nelle cose banali :)
Poi ho intravisto una via per portare il "mio" contributo alla causa OD, e questo mi ha riempito di gioia! 

grande ida! formazione anche su OT2 e OT11 allora!