Dal 28 al 30 marzo Bologna ospita #SOD14, il secondo raduno di Spaghetti Open Data.
Dopo il successo dello scorso anno, la community si ritrova sotto le due Torri con una tre giorni ricca di appuntamenti e tante novità.
Come nel 2013, sarà la Sala Auditorium della Regione Emilia-Romagna (viale Aldo Moro, 18) ad ospitare la prima giornata, ma a differenza dello scorso anno, la community sarà impegnata sin dalle prime ore del mattino. Due le sessioni: la plenaria del mattino e le sessioni parallele al pomeriggio.
Sabato e domenica, invece, sarà Working Capital, lo spazio di Telecom Italia in via Oberdan 22, ad ospitare il raduno. Sabato 29 gli "spaghettari" saranno impegnati nell'hackathon (quattro le sessioni proposte fino ad ora: ) e domenica 30 due corsi, un Data visualization lab, a cura di Andrea Nelson Mauro con Alessio Cimarelli (Dataninja.it) e Giorgio Uboldi (Density Design), ed uno su Linked open data e web semantico, a cura di Marco Brandizi.
SOD è una community che raccoglie un gruppo di cittadini interessati al rilascio di dati pubblici in formato aperto, in modo da renderne facile l'accesso e il riuso (open data).
L’idea di Spaghetti Open Data nasce nel 2010 da un post di Alberto Cottica, economista, esperto di politiche pubbliche collaborative e partecipazione online ed organizzatore del raduno. Da quel post è nata una pagina web e, dopo più di tre anni, SOD oggi conta 851 iscritti, oltre diecimila messaggi ed un repository GitHub in open source.
Alla mailing list di Spaghetti Open Data partecipano sviluppatori, funzionari pubblici, data journalists, semplici curiosi che si sono appassionati al tema dei dati aperti.
Il raduno, come SOD stessa, è un'iniziativa di società civile, autorealizzata e autofinanziata da chi vi partecipa ed è realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna ed il Comune di Bologna.
L’hashtag per seguire i lavori del raduno è #SOD14.
Per informazioni: www.spaghettiopendata.org